TUA RITA un’azienda giovane, fatta da giovani – Due chiacchere con Giovanni Frascolla

Chi ha detto che i giovani non hanno più voglia di mettersi in gioco, di lavorare e che amano stare tutto il giorno davanti ad un tablet o ad un cellulare? Forse i giovani vanno ascoltati, ed aggiungerei, vanno saputi ascoltare, va dato loro spazio e perché no, anche la possibilità di commettere errori dai quali imparare per formarsi.

Ne è un’esempio Giovanni Frascolla (ma come lui anche tanti suoi ex compagni d’università, come ci racconterà) dell’azienda Tua Rita che ho avuto il piacere d’intervistare durante il ProWein appena concluso.

Qua la videointervista completa: https://www.youtube.com/watch?v=jhMFQa9QQdU

Giovanni, figlio dei titolari, impara a camminare in azienda, in quella che prima era la barricaia ed ora è la nuova sala degustazione. Nasce come enologo e, dopo vari master, rientra in azienda e si prende cura di alcuni mercati esteri: Australia, USA, UK e Giappone. Ripercorriamo con lui la storia dell’azienda in una bella chiacchierata tra aneddoti e spunti interessanti.

La fiera è andata più che bene – afferma soddisfatto Giovanni – e la nazione più presente è stata la Germania, che ha una grande vocazione per la cucina italiana, grazie ai nostri emigrati che qua, anni fa, hanno aperto vari ristoranti, che ora sono di terza o quarta generazione. Ma non solo – continua – abbiamo rivisto la Russia, l’Ucraina e Paesi come la Polonia e la Romania che non vedevamo da tempo.”

Tua Rita è un’azienda familiare che inizia la propria attività di vinificazione in un garage. Grazie a delle piccole produzioni, negli anni, è riuscita a svilupparsi. Tra gli anni 90/2000 alcuni vini di Tua Rita hanno ricevuto grandi risultati a livelli di punteggi: dal Gambero Rosso a Robert Parker che ha dato 100 punti al Redigaffi.

È un Merlot in purezza che deve il suo nome ad un piccolo torrente che scorre vicino alla proprietà. Quando nel 1994 sottrassero alla produzione due barriques di Merlot, forse non pensavano di aver creato quello che sarebbe divenuto un cult-wine internazionale.
Da quelle vigne piantate nel 1988, nel cuore dell’azienda in leggero declivio, nasceva un frutto eccezionale. La loro posizione, la composizione dei terreni ed i microclima nella loro combinazione avevano dato vita a questo vino unico nel suo genere. Merlot in purezza quindi e primo vino italiano ad ottenere i 100/100 di Robert Parker.

Tua Rita ha iniziato la sua attività avendo solamente un ettaro, ad oggi gli ettari sono 60 più l’acquisizione di un’azienda in Maremma, PoggioargentierA. Dalle 10.000 bottiglie del 1992 adesso è arrivata a produrne quasi 500.000 tenendo altissima la qualità.

Tua Rita è un’azienda giovane e fatta da giovani. L’enologo ha 40 anni e l’azienda in Maremma, PoggioargentierA, è stata creata con ex colleghi di università di Giovanni. Questa anima giovane permette di apportare alla grande conoscenza della famiglia molte nuove idee, nuove dinamiche e soprattutto nuove prospettive e punti di vista. In azienda si fanno circa 20 microvinificazioni e sperimentazioni all’anno. Molte volte queste prove non portano a risultati interessanti, altre invece, portano a prodotti di pregio, com’è accaduto per il Keir, 100% Ansonica, prodotto in anfora.

Non in ultimo è stato interessante il confronto con Giovanni su come siano cambiati i gusti dei nuovi consumatori di vino e di quanto l’azienda sia attenta a questi nuovi trend di mercato. “I giovani amano bere easy” – sostiene. Questo vuol dire che i nuovi wine lovers stanno cercando un gusto meno impegnativo, vuol bere in maniera facile, e svecchiare determinate regole che hanno fatto chiudere in sé stesso il mondo del vino italiano per molto tempo. Il giovane ama abbattere i vecchi cliché: vuol bere un rosso con il pesce, magari anche un po’ freddo, senza doversi attenere a regole che lo intrappolano nel gusto o in schemi antiquati. Oggi si cerca una forte bevibilità nel vino ed anche la dialettica deve essere svecchiata. I sommelier che si concentrano solo sulle caratteristiche del vino, che sottolineano quanto un vino sappia di albicocca, piuttosto che di frutti bianchi, di cuoio o di mora, alla lunga rischiano di essere noiosi agli occhi ed alle orecchie della generazione che è cresciuta con Tik Tok e con i Reel Instagram da 15 secondi. I sommelier di nuova generazione, si concentrano molto di più sulle storie e grazie a questo storytelling fanno più presa su chi muove i primi passi verso il vino.

Se da un lato la tecnica è un must richiesto al Sommelier professionista, dall’altro vale comunque la pena ascoltare quest’interessante punto di vista della nuova generazione. Sicuramente un bravo professionista è colui che mette a disposizione degli altri il suo sapere cercando il modo migliore per comunicare e trasferire le sue nozioni anche a persone poco esperte del settore, affascinandole e facendole avvicinare a questo meraviglioso mondo del vino, con meno autorefenzialità e più empatia.

Tua Rita
Località Notri, 81
57028 Suvereto (LI)
Tel.: 0565 829237
E-mail: info@tuarita.it
Url.: tuarita.it

L'autore

Picture of Stefano Incerti

Stefano Incerti

Sono un Content Creator che parla di ristorazione Fine Dining e Luxury Hotel. Food Writer e Critico Gastronomico ti racconto le mie esperienze nei ristoranti che visito ed agli eventi di settore.
Picture of Stefano Incerti

Stefano Incerti

Sono un Content Creator che parla di ristorazione Fine Dining e Luxury Hotel. Food Writer e Critico Gastronomico ti racconto le mie esperienze nei ristoranti che visito ed agli eventi di settore.

Potrebbe interessati

STEFANOKITCHEN-immagine-evidenza-1400x1100

Yuntaku: l’amaro che unisce l’Oriente all’Occidente

STEFANOKITCHEN-contadino-cusano

Visita a Il Contadino Cusano: degustazioni e vini toscani d’eccellenza tra le colline del Chianti

STEFANOKITCHEN-silent-pool

Silent Pool Gin approda in Italia: il distillato inglese di lusso sotto l’egida di William Grant & Sons

STEFANOKITCHEN-cu-bocan

CU BOCAN. Ti presento il whisky che si distilla solo per pochi giorni all’anno

Dalle altre categorie

Cerca