In occasione di una ricorrenza importante sono stato invitato alla degustazione dei vini Antinori alla cantina Antinori nel Chianti Classico. Più che una visita parlerei piuttosto di un vero e proprio percorso emozionale ed enologico. Ma non solo, anche un percorso vibrante nell’architettura moderna della struttura ed un tuffo nell’affascinante storia secolare della famiglia.
Quella della famiglia Antinori é una passione per il vino lunga più di seicento anni, ovvero da quando, nel 1385, Giovanni di Piero Antinori entrò a far parte dell’ Arte Fiorentina dei Vinattieri. In tutta la sua lunga storia, attraverso le 26 generazioni che ci conducono ai giorni nostri, la famiglia ha sempre gestito direttamente questa attività. Ovviamente con il passare del tempo si sono susseguite una moltitudine di scelte innovative, spesso coraggiose ma sempre con lo spot light puntato sul rispetto per le tradizioni e per il territorio. Lo scopo, negli anni, é sempre stato quello di cercare margini migliorativi e qualitativi sempre più fini, sempre più alti, investendo in nuove strutture e tecnologie, variando il blend di uve autoctone con quelle internazionali, affinando tecniche di fermentazione, variando temperature, allungando il tempo d’affinamento in bottiglia e capendo e dando importanza al “terroir”.
La mia visita inizia nel museo di famiglia e, prima di scendere in cantina, siamo spettatori di un breve ed emozionante video introduttivo che riassume, in poco più di 10 minuti, la storia di famiglia.
Scendiamo nel cuore della struttura, la cantina. La struttura, moderna ed avveniristica quanto funzionale, lascia a bocca aperta. Più che una cantina sembra un laboratorio nel quale il vino viene immagazzinato. Continuando si fa tappa nella tinaia dove ci viene spiegato il ciclo di produzione del vino: in maniera precisa e con un linguaggio accessibile anche ai non addetti ai lavori. Si finisce la visita nella vinsantiera ed anche qua, ci viene spiegato il procedimento produttivo del vinsanto.
Al termine della visita é il momento della degustazione di quattro vini signature del produttore: Cervaro della Sala Umbria IGT, Badia a Passignano Chianti Classico DOCG Gran Selezione, Pian delle Vigne Brunello di Montalcino DOCG, Tignanello Toscana IGT. La degustazione si é svolta nella suggestiva ed affascinante sala sospesa, con vista sulla cantina dove sono dislocate le barriques.
Sul tetto della Cantina, nella modernissima struttura con ampie vetrate dalle quali si ammira il paesaggio toscano da cartolina, ha sede il ristorante “Rinuccio 1180” – dedicato a Rinuccio degli Antinori, capostipite della Famiglia.
Ci si siede al tavolo con davanti il panorama delle colline del Chianti Classico. E’ questa la location del nostro pranzo, durante il quale, ho l’occasione di proseguire con un’altra degustazione: Conte della Vipera Umbria IGT, Guado al Tasso Bolgheri DOC Superiore e il Muffato della Sala Umbria IGT hanno accompagnato piatti della tradizione toscana rivisitati in chiave contemporanea.
Dall’arrivo in tenuta, una volta parcheggiata l’automobile, a quando si sale sulla scala in ferro battuto a forma di cavatappi e si entra nella modernissima struttura, é un continuo stupore causato dal blend tra storia, tradizione, architettura moderna ed innovazione. Come ama dire il Marchese Piero Antinori: “le antiche radici giocano un ruolo importante nella nostra filosofia, ma non hanno mai inibito il nostro spirito innovativo”.
Grazie per questa fantastica esperienza.