![](https://stefanokitchen.com/wp-content/uploads/2022/07/etichetta-landocc80-01.jpg?w=683)
Lo scorso 14 Giugno 2022, presso l’Osteria Vinandro di Fiesole, si é tenuta la presentazione del nuovo progetto enologico “Il Viaggio di Landò” che nasce dalla stretta collaborazione tra David Landini, agronomo, enologo nonché titolare del progetto con Roberta Perna, esperta di comunicazione vinicola.
Davide Landini, classe 75, e laureato in agraria ed enologia, oggi é amministratore e direttore tecnico di Villa Saletta (fattoria a Palaia – PI).
Tra le sue esperienze lavorative passate possiamo annoverare quella presso Frescobaldi dal 2003 al 2007, Antinori dal 2008 al 2014 e con il Gruppo Bertani Domains, nel 2014.
La presentazione inizia con il Prima Fermata 2020 (ottenute solo 3.000 bottiglie e tutte le bottiglie sono numerate), un canaiolo in purezza che rappresenta una particolarità assoluta per il territorio collinare pisano di origine. Ancora più particolare é la realizzazione del sogno di Davide, ovvero quello di andare alla scoperta di vigneti antichi e produrre il vino in maniera naturale affinché rispecchino ed esaltino al massimo le caratteristiche dell’uvaggio e del terroir.
La vigna utilizzata per il Prima Fermata 2020 ha oltre 90 anni di vita e nasce in località Palaia, nella campagna pisana, a 180 metri sul livello del mare. La vendemmia é manuale, viene svolta selezionando con cura ed attenzione ogni grappolo ed il trasporto in cantina é fatto utilizzando piccole cassette così da preservarne la qualità il più possibile.
Special guest della serata é stato Sergio Staino, famoso giornalista e fumettista che ha disegnato l’etichetta per la bottiglia di questo vino. Sergio ha immaginato i suoi due famosi personaggi, Bobo e Bibi, inebriati dalla gioia del buon bere, su di una carrozza ottocentesca sospesa tra cielo e terra e trainata dalla furia della passione. Insieme a loro il Landò.
Il personaggio del Landò é di fatto un chiaro richiamo a Davide Landini, soprannominato appunto Lando. Il Viaggio di Landò é concepito quindi come un percorso di ricerca paziente, pignola e senza fretta. Con questo progetto si vuol quindi sottolineare l’importanza del dare uno sguardo al passato, ai periodi in cui la vita scorreva più lenta e dove anche il vino veniva prodotto in maniera naturale e senza fretta d’immetterlo sul mercato.
Una bella sorpresa é stata il poter assaggiare un inedito, il Seconda Fermata, 85% trebbiano e 15% Malvasia. Di questo vino 2021 sono state ottenute appena 1.100 bottiglie.
Sottolineo che il nome “Il Viaggio di Landò“, “Prima Fermata” e l’immagine coordinata sono stati ideati e curati dalla giornalista ed esperta di comunicazione vinicola Roberta Perna. (www.robertaperna.com).